7 Ottobre 2025. Presso la cappella maggiore del Seminario Vescovile di Acireale, ho vissuto un momento di profonda solennità: la mia Prima Professione Religiosa. È stato un evento unico e atteso fin dall’infanzia!
La Professione Religiosa non è solo un passo nella consacrazione, ma un impegno concreto e pubblico di fronte alla comunità. Ho vissuto questo momento di grazia professando i tre consigli evangelici – castità, povertà e obbedienza – secondo il carisma della Pia Associazione “Madonna Della Tenda di Cristo”, scegliendo di servire il Signore nei fratelli e sorelle più bisognosi.
Durante gli esercizi spirituali in preparazione a questo grande giorno, mi risuonavano nel cuore le parole di Papa Benedetto XVI nella sua ultima udienza generale in Piazza San Pietro: “Signore, perché mi chiedi questo e che cosa mi chiedi?”. E riflettevo anche sulla frase di Papa Giovanni XXIII : “Sono un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”.

La Professione Religiosa non è solo un passo nella consacrazione, ma un impegno concreto e pubblico di fronte alla comunità. Ho vissuto questo momento di grazia professando i tre consigli evangelici – castità, povertà e obbedienza – secondo il carisma della Pia Associazione “Madonna Della Tenda di Cristo”, scegliendo di servire il Signore nei fratelli e sorelle più bisognosi.
Durante gli esercizi spirituali in preparazione a questo grande giorno, mi risuonavano nel cuore le parole di Papa Benedetto XVI nella sua ultima udienza generale in Piazza San Pietro: “Signore, perché mi chiedi questo e che cosa mi chiedi?”. E riflettevo anche sulla frase di Papa Giovanni XXIII : “Sono un semplice e umile lavoratore nella vigna del Signore”.

Eccomi, Signore! Mi hai chiamato ad essere un umile lavoratore nella Tua vigna. C’è un passaggio del Vangelo che mi commuove particolarmente, quando Gesù Risorto si rivolge ai discepoli e dice: “Voi siete stati con me in tutte le mie tribolazioni”.
Non trovo parole adatte per descrivere la gioia che mi inonda! Anche se non tutto è andato esattamente come l’avevo sempre sognato, è stato meraviglioso.
di cuore la mia comunità, (Sr. Alfonsina, Sr. Rosalba e Fra Giovanni), per l’amore e il sostegno.
Ringrazio la comunità del Seminario e i formatori. Un grazie speciale al Rettore per il suo affetto paterno e la sua vicinanza, e al carissimo Don Mario Camera, responsabile del Propedeutico. Lui ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita e nel mio discernimento vocazionale.

Ringrazio la mia famiglia, dove ho ricevuto le fondamenta della moralità e dell’umanità. Se sono l’uomo che sono oggi è solo grazie ai loro sacrifici. Grazie di tutto, MAMMA E NONNA.
Sono un giovane frate, pieno d’amore per Gesù e per la Sua Chiesa, consapevole della mia fragilità, ma certo della vostra costante preghiera. Desidero spendere tutta la mia vita per Lui nel servizio al Popolo di Dio.
Nell’immaginetta-ricordo ho scelto un versetto del Vangelo di Giovanni che recita: “Domine Tu omnia nosti, Tu scis quia amo Te” (Signore, Tu sai tutto, Tu sai che Ti amo). Gesù perdona Pietro e desidera che anche Pietro si perdoni. A volte mi ritrovo ad essere come Pietro, e a negare il Signore con i miei atti, ma nonostante tutto, Lui mi ama… Grazie, Gesù, per il tuo amore infinito su di me, tuo servo indegno.


Cosa dire a coloro che leggeranno queste righe? Donare la propria vita a Gesù è la cosa più buona che si possa fare; è la vera gioia del cuore. Non abbiate paura di Lui! Egli è la nostra unica Speranza e non ci abbandona mai! Dio ci ama e vuole solo il nostro bene!
Fra Fabian Da Cruz MDTC